Prendersi cura della salute dei denti fin da bambini è fondamentale, in maniera tale da preservarne il benessere durante l’età adulta.
L’ortodonzia intercettiva interviene in tal senso, andando a diagnosticare e trattare possibili alterazioni durante la crescita, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle ossa mandibolari e mascellari.
Permette così di attuare interventi correttivi che consentono di evitare l’insorgere di problematiche più serie durante l’età adulta.
A cosa serve l’ortodonzia intercettiva
Quando si parla di ortodonzia intercettiva si fa riferimento a una branca dell’odontoiatria che consente di “intercettare” difficoltà a livello scheletrico e non unicamente legate alla dentizione.
Sono coinvolte anche funzioni quali quella respiratoria, fonetica, posturale, legate a cause naturali oppure comportamentali: un esempio è l’uso prolungato, e perciò eccessivo, del ciuccio.
La terapia intercettiva agisce alla radice dei problemi, prima che avvenga la manifestazione di effetti correlati e in quanto tali aventi maggiore impatto. Entrando più nel dettaglio, le problematiche che aiuta a risolvere sono soprattutto le seguenti:
- Malocclusione dell’arcata inferiore e di quella superiore. In questo caso il paziente riscontra situazioni quali morso inverso, crociato e aperto.
- Disallineamento dei denti, dovuto principalmente a una situazione di affollamento dentale, che porta i denti ad accavallarsi tra loro.
- La perdita dei denti da latte avviene prima del previsto.
- I denti permanenti tardano a emergere.
- Le dimensioni dei denti non sono proporzionate rispetto alle strutture adiacenti.
Attraverso la diagnosi conseguita durante l’ortodonzia intercettiva è possibile realizzare interventi correttivi mirati: dall’impiego di specifici apparecchi ortodontici passando per gli esercizi di rieducazione.
Quando intervenire
La terapia intercettiva va intesa come una forma di odontoiatria di tipo preventivo. Il bambino va perciò portato a fare dei controlli prima che avvenga il cambio di dentizione e lo sviluppo della dentatura definitiva (non dopo i 12 anni).
La prima visita andrebbe effettuata non più tardi dei 5 anni, quando ci sono ancora i denti decidui, in maniera tale da conseguire una valutazione precoce di eventuali problematiche.
Per quanto riguarda la somministrazione della terapia, sempre che si riveli necessaria, l’età a cui il dentista è solito intervenire intercorre tra i 6 e gli 8 anni: il momento in cui le ossa sono ancora in fase di formazione e la dentizione è mista.
I vantaggi
L’ortodonzia intercettiva offre molteplici vantaggi per la salute dei piccoli pazienti. Vediamoli insieme:
- Prevenzione di problematiche importanti prima che il bambino sviluppi una dentatura definitiva.
- Possibilità di intervenire in maniera mirata e non invasiva già verso i 6/8 anni.
- Il bambino viene affiancato per l’intera fase della crescita, in maniera da consentirgli di sviluppare la struttura maxillo-facciale.
- Vengono evitati disagi o alterazioni per quanto riguarda l’anomalia del volto.
Come si può vedere i risultati sono sia estetici che funzionali. Questo perché l’ortodonzia intercettiva permette di intervenire a livello complessivo e strutturale, andando a individuare le soluzioni più indicate per l’armonia del volto.
I benefici sono quindi per l’organismo nella sua totalità, non da ultimo per quanto riguarda la postura e l’apparato gastro-intestinale.