Intervento di implantologia dentale: quanto è doloroso?

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Intervento di implantologia dentale: quanto è doloroso?

Sono in molti ad avere paura del dentista e che provano una particolare ansia solo all’idea di varcare la soglia dello studio e sentire magari i suoni delle strumentazioni arrivare dalle stanze di fianco. 

Solitamente l’origine di questa paura è il dolore: andare da un medico spesso può essere fastidioso e si possono provare piccoli dolori durante le terapie, ma quelli legati ai denti per alcuni è veramente insopportabile. 

L’implantologia ha l’effetto di amplificare quest’ansia, spaventati all’idea di sentire male durante la sessione di intervento, in quanto le operazioni sono l’eliminazione del vecchio dente e l’inserimento di un impianto nell’osso legato a una protesi. 

Pensare di inserire qualcosa direttamente nell’osso spaventa e fa pensare che sia estremamente doloroso, ma è davvero così? Quanto fa male realmente un intervento di implantologia?

 

Come funziona un intervento di implantologia

Il modo migliore per esorcizzare la paura è prima di tutto quello di conoscere approfonditamente ciò che ci spaventa, così da non lasciare spazio alla fantasia, che a volte può essere peggiore della realtà. 

Quindi, come funziona realmente un intervento di implantologia dentale? Per prima cosa, il dentista conduce un colloquio approfondito con il paziente, durante il quale valuta diverse soluzioni al problema proposto e il metodo migliore da seguire per un risultato ottimale, anche in base a ciò che il paziente desidera ottenere. 

Oltre al colloquio, viene poi fatta una visita specialistica, anche tramite radiografie e altri tipi di strumentazioni, per una completa panoramica del caso clinico. Durante questa fase vengono valutate variabili come la posizione dell’impianto, la quantità di tessuto osseo disponibile e la forma della protesi da applicare. 

Una volta valutate tutte le possibilità e le condizioni generali del paziente, si procede con l’intervento. In caso di mancanza di tessuto osseo, l’odontoiatra potrebbe decidere di valutare soluzioni come la rigenerazione ossea, utile ad aumentare il volume di questo. 

Dopodiché l’intervento in sé dura poco, circa 30-60 minuti a impianto, dove viene effettuata un’anestesia locale. Ci sono due metodi principali, uno tradizionale che prevede l’installazione dell’impianto in un primo momento e l’inserimento della protesi 6 mesi dopo, a guarigione avvenuta, e uno che invece prevede l’inserimento di impianto e protesi lo stesso giorno (a carico immediato).

Infine, dopo l’intervento, sarà sufficiente seguire le istruzione del dentista e mantenere una corretta igiene orale per garantire una ripresa rapida e senza complicazioni. 

 

È doloroso inserire un impianto dentale?

Tornando alla domanda originale di questo articolo, la risposta è no. L’intervento non è doloroso perché viene effettuato con anestesia locale: questa servirà a eliminare la sensibilità del paziente al dolore, che non sentirà assolutamente niente.

Inoltre, il fatto che sia locale e non totale permette di restare svegli e vigili, così da poter collaborare ed eventualmente esprimere disagio nel caso in cui avesse bisogno di aumentare la dose di anestetico o ci fosse qualcosa di cui ha bisogno. 

Il periodo post-operatorio può portare ad alcuni fastidi e piccoli dolori, che sono comunque sempre facilmente placabili con l’uso di FANS e antidolorifici generici. Resta comunque importante seguire le istruzioni dell’odontoiatra per evitare l’insorgenza di complicazioni, quali infiammazioni o infezioni: così facendo, il successo dell’intervento è garantito con un livello di dolore assolutamente tollerabile, praticamente nullo.